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martedì 9 febbraio 2010

RIPORTIAMO PER INTERO ARTICOLO PUBBLICATO SUL CORRIERE DEL MEZZOGIORNO IL 23-12-2008


La consorte del sindaco di salerno, possibile candidato pd alle regionali.
CONTRATTO ALL'ASL SA 1, RINVIATA A GIUDIZIO LA MOGLIE DI VINCENZO DE LUCA
Rosa Zampetti è accusata di aver vinto il concorso di dirigente attestando, in modo presumibilmente falso, prestazioni di lavoro presso pubbliche amministrazioni.

De Luca con la moglie Rosamaria

SALERNO - È stata rinviata a giudizio la moglie del sindaco De Luca, Rosamaria Zampetti. Il prossimo 30 marzo, la first lady salernitana dovrà rispondere di abuso di ufficio e falso dinanzi al Tribunale di Nocera Inferiore. La pubblica accusa sostenuta dal sostituto procuratore Giuseppe Cacciapuoti ha convinto il gup Donatella Mancino che la signora Zampetti ha vinto il concorso di sociologo dirigente, bandito dall'Asl Sa1 nel 2004, attestando, in modo presumibilmente falso, prestazioni di lavoro presso pubbliche amministrazioni. Contravvenendo, così, secondo l'accusa, ad uno requisiti fondamentali richiesti dal concorso pubblico e trascinando in giudizio anche l'intera commissione esaminatrice composta da Silvestro Caputo, Rosa Anna Donadio (che dovranno rispondere solo del reato di falso), Francesco Panza, Marilina Aloia (accusati di abuso di ufficio) e Sara Soriente, processata per entrambi i reati.

La pubblica accusa, però, non è riuscita a dimostrare la falsità ideologica relativa ad altri due certificati. La difesa di lady De Luca, affidata agli avvocati Paolo Carbone e Genzerico Minniaci, ha ottenuto il proscioglimento per l'ex direttore generale dell'Asl Sa1, oggi consigliere comunale nella maggioranza di De Luca, Raffaele Ferraioli, e per il dirigente dell'Unità di valorizzazione delle risorse umane, Renato Cascone, padre dell'assessore del Pd Luca nella giunta deluchiana. Che, dai risultati delle indagini, risultavano aver sottoscritto, il 13 ottobre 2004, un certificano in cui attestavano che «la Zampetti ha ottenuto in qualità di docente di seminari interdisciplinari ai medici nel triennio formativo 2003-2005, presso la sede operativa del settore valorizzazione risorse umane dell'Asl Sa1 a Nocera Inferiore », altra specializzazione richiesta dal bando. La Procura sottolineava addirittura che l'attestazione sarebbe stata rilasciata «su istigazione e determinazione della Zampetti». La difesa è riuscita a smontare anche questa accusa, Così come anche le presunte responsabilità attribuite all'attuale presidente della Soprintendenza ai Beni culturali, Giuseppe Zampino, e al funzionario Gennaro Miccio. A cui il pm contestò di aver certificato falsamente che la signora Zampetti avesse ricoperto il ruolo di operatore amministrativo, categoria B2, in modo continuativo, con mansioni superiori al proprio profilo professionale.

Il primo avviso di garanzia per Rosamaria Zampetti viene notificato a settembre 2007. Nel mirino della magistratura finiscono altre otto persone, tra componenti della commissione esaminatrice e funzionari e dirigenti della Soprintendenza. Il concorso incriminato è contenuto nella delibera 1350 del 5 ottobre 2005, preceduta da un'altra delibera (1352) che riguardava, però, un avviso pubblico bandito lo stesso giorno e che prevedevano entrambi la copertura a tempo determinato (sei mesi) di un incarico da dirigente sociologo. La signora Zampetti si piazzò al secondo posto. L'avviso fu poi ritirato dall'Asl Sa1 dopo un ricorso al Tar inoltrato da una concorrente esclusa, Antonina Mammì. Il bando di concorso, invece, fu aggiudicato a lady De Luca.

(Tratto dal Corriere del Mezzogiono)
Angela Cappetta
23 dicembre 2008

1 commento:

  1. mi dispiace per la moglie che è una brava donna sicuramente srà stata trascinata da lui in questa vicenda...in ogni caso è un demagogo

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