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sabato 20 febbraio 2010

La città della creatività


Per alcuni cultura significa sacrificio, ricerca, mezzo di mobilità sociale ed occasione di miglioramento personale. Per altri diventa culturame, gingillo da gestire per soddisfare amici senza arte né parte, idrovora inesorabile dei soldi pubblici. Di questa mentalità De Luca è stato campione. Ricordate la sfilata messa in piedi a luglio di persone in abito da sposa? Lo scudiero Apolito è il degno messia del verbo deluchiano: panem per pochi, circenses di dubbio gusto per tutti.
Più che di creatività (già, ma che vuol dire esattamente questo termine?), la Campania ha bisogno di tecnici. Fateci caso, non una parola viene pronunziata a riguardo. Eppure, il tema – la mancanza di figure qualificate nelle scienze applicate – è di grande attualità, perché rappresenta una macchia pesante per il nostro sistema universitario. Forse perché ingegneri, fisici, matematici, biologi sono più difficili da piazzare per il politico di turno rispetto ad antropologi o sedicenti artisti? In effetti, è specialmente il Sud a soffrire di questa assenza. Così, dalle nostre parti proliferano legioni di laureati in giurisprudenza, sociologia, economia, scienze politiche, lettere - tagliati fuori dal mondo del lavoro o comunque in grosse difficoltà per trovare una sistemazione anche precaria.
Una politica attenta cercherebbe di invertire questa tendenza. Concentrerebbe le risorse su un unico politecnico regionale all’avanguardia, da far lavorare assieme alle poche realtà industriali importanti della zona (Alenia ed Ansaldo su tutte). Favorirebbe un meccanismo grazie al quale i fondi di sua competenza potessero essere indirizzati nei settori con maggiori prospettive, non distribuiti a pioggia. Renderebbe più attraenti questi corsi di studi con tasse d’iscrizione dimezzate, a parziale carico del pubblico per gli studenti meno abbienti. Troppo bello per essere vero, soprattutto per chi ha dimostrato di esssere capace di ragionare solo con una logica degna di Lucignolo e Pinocchio in visita al Paese dei Balocchi.

Scricciolo

1 commento:

  1. Scricciolo ma in quale sonno stai? la società che tu sogni non esiste specialmente se poi la gente va a votare de luca

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