domenica 14 febbraio 2010
Il Mastrolindo Salernitano
Pubblichiamo come ricevuto da "Scricciolo".
Mastrolindo ha fatto sparire il simbolo del PD. I manifesti che tappezzano selvaggiamente Salerno riportano solo il suo faccione con un brutto alone di luce sul naso. Il bavero del giubbone è alzato, in attesa di una folata di vento che sta per investirlo. I colori sono sgargianti, proprio per occultare l’appartenenza ad un partito sinonimo di fallimento in tutta Italia, il Pd. Lo stesso raggruppamento che in Campania rima con mr. Monnezza, o’ governatore d’Afragola. Bassolino è il convitato di pietra della campagna deluchiana. Anche lui è stato accuratamente cancellato. Le buone pratiche del bianchetto di scuola staliniana sono ancora vive nel cuore di De Luca. Dalle foto di famiglia sono spariti i parenti imbarazzanti. Se lo conosci, lo eviti. Io sono furbastro e lo smacchio. Faccio pulizia: io sono un nome, una garanzia. Don Limpio è tornato!
L’uomo è fatto così. Usa liste civetta – da lui definite di programma - e lancia appelli ecumenici manco fosse un patriarca. L’intento è chiaro: ripeto cento, mille volte una bugia, convinco tutti che sia la verità. Ma la sua ciurma è sempre la stessa. Oltre agli scudieri - sempre pronti a saltare su quando suona l’ora di battaglia -, il circolo della nostra Madame Verdurin è composto dai soliti fedeli imbolsiti: comunisti, manettari con la bava alla bocca, ex dc di rito mancino, verdi arrabiati. La stessa classe politica che ha portato al disastro, alla paralisi la Campania in 15 anni di governo. Davvero un bel rinnovamento, una speranza nuova....
Ringraziamo Scricciolo per l'acutezza dell'intervento.
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Complimenti fino a quando ci saranno persono come voi ci sarà una speranza altro che De Luchismo..
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